|
|
Questa lirica vuole essere un delicato omaggio alla donna, musa e divina creatura, insostituibile fonte d'ispirazione cui hanno attinto le menti elette d'ogni tempo affidando alla storia opere meravigliose e immortali.
In particolare č dedicata a coloro che hanno ispirato la mia arte, in primis ad ogni modella che ha posato per me di cui conservo indelebile ricordo, e a tutte coloro che mi hanno onorato della loro amicizia e considerazione contribuendo con la loro sensibilità e intelligenza all'espressione della mia vocazione artistica.
Ad ognuna di loro va la mia riconoscenza infinita.
Alla mia musa
Tu sei grazia e soave bellezza
La dolce brezza di primavera
che accarezza i colli odorosi di abeti e di pini
portando il profumo dei fiori,
tu sei il sospiro di Zeffiro
che fa danzare le foglie dei mirti
che s’inebria di spazi infiniti
che culla le nubi leggere
e le trasforma in figure leggiadre,
tu sei la musa che ispira divina bellezza
lasciando un segno di vita e d’amore nell’arte.
Fiorello Tosoni
|